domenica 22 gennaio 2012

Batts e BUBI

Domenica pomeriggio di sole e freddo più che sopportabile: finalmente posso fare qualche foto all'aperto ai miei lavoretti!

Afferro la preziosa macchinetta, una borsona piena di batts e comincio a cercare qualche buona inquadratura:
la panchina col sedile di pietra è la mia preferita...





 lana
merinos e razza biellese
con seta tussha, tinte a mano

















 ma... incominciano ad arrivare i curiosi...


Anubi e Petra

Mosè

Uno ci mette pure il naso!


(..mmmhh..questo profumino mi fa venire un certo appetito...non stupitevi , in fondo sono un lupo!)


 La piccola strega è  più interessata a farsi fare un primo piano.














 Circe








lana sambucana e lino tinti a mano
                                                                                                                                                                                                              
Infine Mosè, il vero divo di casa, decide che LUI è molto più bello di quegli stupidissimi rotoli di lana. 








lana merinos nera, biellese, sambucana, mohair e cascami di seta tinti con legno rosso del Brasile, fibre di seta sari riciclate

domenica 8 gennaio 2012

Cosmos sulfureus

Hocus, pocus,  accio  cosmos sulfureus... sembra un incantesimo nella migliore tradizione del castello di Hogwarts. In realtà il Cosmos Sulfureus è una simpatica piantina che, oltre ad avere il merito di produrre con abbondanza dei carinissimi fiori gialli, ha la peculiarità di dare un meraviglioso colore giallo aranciato alle nostre lane.


Il Cosmos è una pianta annuale, cioè è una pianta che ogni anno dovrete avere la pazienza di riseminare:
in ogni caso produce parecchi semi che, se avrete l'accortezza di raccoglierli, farli essiccare in un luogo fresco e ventilato e conservarli in una piccola busta, saranno pronti per germogliare la primavera successiva.



Io ho seminato i semi in un vassoietto di terra mescolata con un pochino di sabbia lo scorso marzo. Mantenendo il semenzaio umido le piantine sono nate in un paio di settimane. Quando hanno emesso la seconda foglia, ormai era anche passato il pericolo di freddi improvvisi e quindi le ho trapiantate in giardino, a una distanza di circa trenta cm l'una dall'altra.



Cresce bene in qualsiasi terreno, ma ama il caldo e il sole pieno. Basta innaffiarlo un paio di volte alla settimana, soprattutto se non piove da tempo. Le piantine sono alte circa mezzo metro e si ramificano molto; hanno foglie verde scuro, molto belle; i fiori vanno dal giallo chiaro all'aranciato e si schiudono scalarmente. Il che vuol dire che, se li vorrete raccogliere per usarli come tintura, dovrete passare ogni giorno, o a giorni alterni, a prelevare solo quelli ben aperti, che hanno raggiunta la massima maturazione. Tra le altre qualità del Cosmos c'è quella di attirare le farfalle e le api, che amano visitarne i fiori per succhiare il nettare, e i cardellini , che amano mangiarne i semi maturi. Così, visitando le vostre piantine, avrete anche l'opportunità di fare incontri piacevoli.


Io ho raccolto i fiori per tutta l'estate e li ho essiccati: alla fine ne ho ricavato circa 70gr di materiale.




Sembrava poco, ma è stato sufficiente per tingere circa due etti di lana Leicester di The Wool Box, e un etto di "cascami" di seta, che vanno benissimo da cardare con la lana, a cui conferiscono una texture interessante, oltre che maggiore morbidezza.
Per tingere ho premordenzato la lana e la seta in allume e cremor  tartaro (circa 50gr di allume e 20 di cremor tartaro), in acqua a 80° (deve sobbollire appena) per 45 minuti. Contemporaneamente ho fatto un decotto di fiori di Cosmos: in cinque litri d'acqua  li ho sobbolliti per circa 40 minuti. Alla fine i fiori erano diventati trasparenti, segnale che avevano rilasciato nell'acqua tutto il loro potere colorante. Quindi, dopo che tutto si era raffreddato, ho immerso la lana nel decotto di Cosmos, filtrato ovviamente.
Ho rimesso sul fuoco e fatto sobbollire il tutto per 40 minuti...


ed ecco il risultato:



Le foto devo dire che non rendono appieno la sfumatura  calda che mi ricorda un colore tra il miele e l'arancio.

Ed ecco il tutto miscelato nel cardatore con un po' di cotone (andiamo verso la stagione calda, anche se non sembra), tinto anch'esso a mano in un colore aranciato e  lana di alpaca bio  marrone naturale.
Pensavo di filarlo in un filo mediamente sottile, da lavorare all'uncinetto, in un maglione traforato da mezza stagione. Vedremo...
Ciao e a presto!